ISSN 2974-508

Il progetto

L'Atlante e i suoi oggetti
L’Atlante della Letteratura del Veneto Medievale (Atlas of the Literature of Medieval Veneto - AtLiVe) è un progetto scientifico, finanziato dalla Fondazione CaRiPaRo (Bando Progetti di Eccellenza 2017), che mira allo studio della letteratura del Veneto medievale intesa come rete complessa di processi e relazioni culturali.
Geografia e storia, conviventi entro un unico campo di problemi, ne costituiscono le due principali chiavi ermeneutiche. L’obiettivo della ricerca consta nella pubblicazione open-access di un Atlante digitale che possa divenire un archivio dello sviluppo della cultura veneta tra il XII sec. sino, inteso come termine convenzionale, all’arrivo di Petrarca a Padova nella seconda metà del XIV sec.
Oggetto fondamentale dello studio è dunque la letteratura prodotta e diffusa nelle varietà linguistiche italo- e gallo-romanze, accompagnata da alcuni profili di storia del Veneto dei secoli medievali. Il progetto AtLiVe mira infatti ad allestire un archivio continuamente aggiornabile di schede (opere, manoscritti e un profilo storiografico-critico dei luoghi) dalla fitte possibilità relazionali, in grado di rispondere alla complessità storica e alle reti socio-culturali della produzione letteraria costituite da autori, copisti, lettori, committenti, contesti, luoghi, ecc.
Un progetto modulare
La modularità strutturale del progetto intende offrire una piattaforma potenzialmente aperta a nuovi contenuti appartenenti ad ogni disciplina complementare che possa unirsi all’Atlante (storia dell’arte, epigrafia, archivistica, musicologia, filosofia, ecc.), con l'obiettivo di descrivere i relativi oggetti di studio e di collocarli nella rete storico-geografica. Mediante la possibilità di un continuo arricchimento dell'archivio digitale e della sua elasticità di ristrutturazione in grado di accogliere dati diversi (relativi ad esempio ai documenti d'archivio, alle epigrafi, alle pitture, ai manufatti artistici, ecc.), si intende pertanto favorire un nuovo tipo di ricerca collaborativa, che includa un più ampio spettro di quesiti, nella possibilità di intersecare differenti punti di vista disciplinari e prospettive culturali.
Perché un atlante digitale?
Se un atlante è definibile come una riproduzione euristica di un territorio, un’ipotesi scientifica circa la reale struttura di un’area geografica in un periodo specifico, le mappe tradizionali, disegnate tracciando confini lineari, si basano invece sull'indicazione di luoghi univoci, tutt’al più connessi da linee singole. Eppure la transizione epistemologica, tutta contemporanea, dal concetto di ’mappa’ all’idea del ‘globo’ tridimensionale richiederebbe, nel contesto di una ricerca storica e al contempo geografica, lo studio simultaneo di tre aspetti: lo spazio, il tempo, la relazione. Per questo motivo la caratteristica innovativa di AtLiVe risiede nei contenuti e nella struttura stessa del database, che permette operazioni sinora inedite di ricerca, comparazione e intersezione dei dati. Vorremo porci pertanto le seguenti domande metodologiche: che cosa accade in una determinata area geografica, in un determinato periodo, nell’àmbito di ciò che correntemente classifichiamo come ’Veneto’? Quali testi, quali tratti linguistici, elementi materiali, scritture, codici sono presenti in un particolare spazio, in un particolare arco di tempo? Quali prove possiamo avanzare per dimostrare la specifica presenza territoriale e cronologica di un documento, di un fenomeno? L’obiettivo è reperire risposte a questo tipo di domande, con il fine di tracciare un’immagine quanto più dettagliata delle relazioni culturali. Simile metodologia ambisce allo stesso tempo a riconsiderare alcune controverse questioni relative alla definizione geografica di un territorio, anche culturale, medievale.
Il problema delle mappe
La rappresentazione cartografica degli oggetti di studio, i testi e i testimoni medievali, cioè la loro collocazione su mappa, purché intesa in senso geografico e non puramente geometrico, presenta una buona serie di problemi metodologici e pratici (la traduzione di collocazioni areali, in assenza di prove di collocazione migliori, in singoli punti geografici, con rischio di riduzione o falsificazione dell’informazione; la scelta della mappa di base, storicamente attendibile nelle delimitazioni linguistiche e politiche): si avvia qui pertanto una sezione sperimentale in via di sviluppo, entro cui si è provveduto alla digitalizzazione e alla georeferenziazione, rispettivamente per le localizzazioni su base linguistica e amministrativo-politica, della mappa dei «dialetti veneti del Medioevo» di Pellegrini e Stussi (Dialetti veneti nel Medioevo, in Storia della cultura veneta, vol. I. Dalle origini al Trecento, Vicenza, Neri Pozza, 1976) e quella delle «diocesi antiche del Veneto» di Sella e Vale (Venetiae-Histria Dalmatia [Rationes decimarum Italiae], Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1941).
Corpus: presenze e assenze
Il corpus è inevitabilmente costituito da un sottoinsieme della più vasta e complessa classe della produzione testuale, qui geograficamente limitata ai testi e ai manoscritti relati alla distribuzione delle varietà linguistiche venete, nella piena consapevolezza della fragilità dei confini di ogni concetto di 'letteratura', senza contare quello, al precedente strettamente connesso, di 'Veneto'.
L'attuale selezione delle presenze tra le schede include: la lirica veneta di contenuto amoroso, politico, morale (testi e testimoni; sono al momento approntate senza ambizione di completezza le schede relative ai componimenti lirici non veneti ma conservati da testimoni veneti); lirica gallo-romanza (occitanica: tutti i testimoni; schede, e relativo inserimento tra le tavole dei primi, solo per i testi ipoteticamente prodotti in area veneta; oitanica: tutti i testi e i testimoni); produzione romanzesca, epico-storica, didascalico-morale (testi e testimoni); versificazione di ambito religioso (per ora testi e testimoni di area veronese); non completa la rassegna dei volgarizzamenti. Si forniscono infine i rinvii ai principali progetti esistenti con descrizioni di opere o manoscritti (BedT, Manus, TLIon, TRALiRO e repertori in Mirabile, ecc.)
Assenti, sia per momentanea selezione progettuale, sia perché si tratta di oggetti già repertoriati in altri progetti (a cui esplicitamente si rinvia nelle schede relative), i testi franco-italiani di area veneta (per cui si veda il RIALFrI) e latini (in caso di attestazione in testimoni miscellanei latino-volgari se ne dà informazione sommaria), i testi 'de là da mar', i testi pratici e, come si è detto, i testi di area non veneta conservati da testimoni veneti (con semplice allestimento di scheda basilare; descritti invece i mss.); per la descrizione interna dei canzonieri provenzali è prevista attualmente la sola indicazione dei testi occitanici presumibilmente composti in area veneta). AtLiVe non intende inoltre istituire un repertorio di edizioni e di testi interrogabili (semmai, qualora presenti nel web, si pone un rinvio all'interno delle schede).
Struttura
L'archivio digitale presenta le seguenti sezioni, navigabili a partire dalla barra superiore:
- la sezione Corpus permette di visualizzare le liste di opere, manoscritti e autori presenti nel database, nonché di osservare il repertorio congiunto di opere e manoscritti, in doppia colonna, secondo la distribuzione geografica dei luoghi, distinguibili per macrocategorie geografiche (Veneto settentrionale, occidentale, orientale, centrale), in buona sostanza basate sulle varietà linguistiche, quindi per aree (bellunese, trevigiana, veronese, veneziana, padovana);
- la sezione Storia offre, per ciascun centro veneto, un profilo storiografico-critico del periodo medievale accompagnato da una bibliografia tematica di riferimento;
- la sezione degli strumenti di ricerca.
Strumenti di ricerca
La maschera di ricerca è, programmaticamente, un articolato strumento di indagine che permette l’intersezione dei dati (in particolare per gli aspetti linguistici e metrico-rimici), con ulteriore facoltà per l’utente di ottenere in output esiti differenti (schede di opere o manoscritti, chiaramente, così come liste di fenomeni linguistici, di schemi metrici e uscite rimiche, ecc.). Le istruzioni per l’utilizzo sono reperibili, nella medesima pagina, accanto alle finestre di inserimento dei dati.
Ringraziamenti
Oltre al comitato scientifico e ai collaboratori, hanno contribuito in misura fondamentale all'elaborazione di AtLiVe all’interno dell’Università degli Studi di Padova, e per questo siano qui ringraziate e ringraziati, Cristiana Bettella, Nicoletta Giovè, Silvia Piovan, Roberto Rossi.