ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda manoscritto
SegnaturaUdine BA 26
StrutturaCostituito da quattro unità codicologiche coeve (qui incluse entro l'intervallo A-D), «con ogni probabilità parte di uno stesso progetto» (Giovè Marchioli - Pani 2022: 18), in particolare per la seconda e la quarta sezione, costituenti in origine «un manoscritto pluritestuale pluriblocco» (Giovè Marchioli - Pani 2022: 23-24).
DatazioneXIV sec. seconda metà.
LocalizzazioneArea trevigiana.
Sul piano paleografico cfr. Giovè Marchioli - Pani 2022: 28 circa la collocazione sull'«asse medio-padano, che comprende Emilia e Veneto, dunque un’area latamente centro-settentrionale dell’Italia, non sempre e facilmente connotabile graficamente e altrettanto difficile dunque da mettere a fuoco e da delimitare con esattezza nei suoi confini: un’area che, tanto per intenderci, può significare Bologna, ma naturalmente anche Venezia, così come la Terraferma veneta, dunque Padova o Treviso». Debolissima e rifiutabile, come sembra già sottolineare Lomazzi 1972: 78, la prova della friulanità dell'allestimento del codice, avanzata da Putelli 189: 154, data la presenza della ricetta medica per la discorencia al f. 33v («specificamente ladino-friulana pare essere una sola parola, plantagn», per Lomazzi); la conclusione della perizia linguistica dell'ultima editrice del Rainaldo attesta una parvenza di derivazione trevigiana, sostanzialmente confermata dalla perizia di Garzonio 2022. Circa i dati osservabili dall'apparato figurativo, «la verve popolare e spontanea delle illustrazioni del codice udinese ben si inserisce all’interno del filone culturale e artistico di area veneta in cui si trovano altri codici databili entro la prima metà del Trecento e decorati da disegni a penna e inchiostro, sebbene più articolati e ricchi dal punto di vista illustrativo» (Simeoni 2022: 44).
MateriaMembranaceo.
Numero di fogli64.
XII, 64, III’; cartacei i fogli anteposti e posposti; per la descrizione cfr. Giovè Marchioli - Pani 2022: 20. .
NumerazioneRecente. «Una precedente numerazione moderna a penna da 1 a 64 in realtà consiste nella paginazione degli attuali ff. 1r-3r (nr. 1-5), e nella foliazione vera e propria dei ff. 4-63 (nr. 6-64: tra i numeri 21 e 22 è stato saltato l’attuale f. 21)» (Giovè Marchioli - Pani 2022: 20). .
FascicolazioneA: 18, B: 18, C: 110, 2-36, D: 1-28, 310.
Cfr. Giovè Marchioli - Pani 2022: 21: «Le quattro unità codicologiche, di consistenza diversa – un solo quaternione le prime due, tre fascicoli ciascuna la terza e la quarta –, possono considerarsi, su base paleografica, più o meno coeve».
Dimensioni197 x 149 mm.
Mise en page
  1. 11 [155] 30 x 19 [113] 17, rr. 28 / ll. 27
    numero colonne: 1
    margine superiore: 11 mm
    altezza specchio di scrittura: 155 mm
    margine inferiore: 30 mm
    margine interno: 19 mm
    larghezza specchio di scrittura: 113 mm
    margine esterno: 17 mm
    numero righi: 28; numero linee: 27
  2. 10 [154] 32 x 18 [110] 20 (f. 13r), rr. 29 / ll. 28
    numero colonne: 1
    margine superiore: 10 mm
    altezza specchio di scrittura: 154 mm
    margine inferiore: 32 mm
    margine interno: 18 mm
    larghezza specchio di scrittura: 110 mm
    margine esterno: 20 (f. 13r) mm
    numero righi: 29; numero linee: 28
  3. 8 [162] 26 x 18 [100] 30, rr. 23 / ll. 23
    numero colonne: 1
    margine superiore: 8 mm
    altezza specchio di scrittura: 162 mm
    margine inferiore: 26 mm
    margine interno: 18 mm
    larghezza specchio di scrittura: 100 mm
    margine esterno: 30 mm
    numero righi: 23; numero linee: 23
  4. 8 [159] 30 x 18 [110] 20, rr. 29 / ll. 28
    numero colonne: 1
    margine superiore: 8 mm
    altezza specchio di scrittura: 159 mm
    margine inferiore: 30 mm
    margine interno: 18 mm
    larghezza specchio di scrittura: 110 mm
    margine esterno: 20 mm
    numero righi: 29; numero linee: 28
  5. Disposizione su unica colonna, talvolta su due; ff. di riferimento per le misure A: 3r, B: 13r, C: 22r, D: 61r (cfr. Giovè Marchioli - Pani 2022: 17-18).
Tecnica di rigaturaA colore.
Copisti4. un nome di copista (Marco) nel colophon finale (f. 64v): «Finito libro sit laus et gloria Christo. / Qui scribiit [sic] scribat, semper cum Domino vivat. / [Viva]t in celis Marcus in nomine felis [sic]». AMEN; il copista delle sezioni B e D è il medesimo.
ScritturaLittera textualis.
Cfr. Giovè Marchioli - Pani 2022: 25, contributo entro il quale si veda anche la descrizione analitica dei tratti: «tutte le scritture attestate nel codice condividono tipologia e cronologia, ovvero afferiscono al medesimo sistema grafico e sostanzialmente sono databili al medesimo periodo».
Decorazione non testualeVignette. Disegni a penna (accompagnano lo sviluppo contenutistico del Rainaldo e Lesengrino); descrizione analitica in Simeoni 2022, in part. pp. 53-55.
Lingua dei testiItaliano, latino.
Forma dei testiProsa, versi.
Indice dei testi
Commento linguisticoPer l'analisi di mirati aspetti storico-linguistici, anche in rapporto a O, cfr. Dotto - Verlato 2022 (con particolare attenzione alle relazioni con l'area gallo-romanza e con il dominio giuridico) e Garzonio 2022 (per i pronomi soggetto di terza persona, il sistema della negazione, i fenomeni di reggenza delle preposizioni lessicali).
BibliografiaEdizioni: Benedetti 2005, Lomazzi 1972, Putelli 1879.
Studi: Dotto - Verlato 2022, Garzonio 2022, Giovè Marchioli - Pani 2022, Morlino 2022, Simeoni 2022.
Responsabile schedaFabio Sangiovanni (creazione 31-3-2020; modifica 5-12-2022). (scheda in aggiornamento).