«Si tratta del tertius dei canzonieri provenzali appartenuti alla biblioteca di Pietro Bembo, forse in essa approdato attraverso la famiglia veneziana dei Badoer [vedi Pulsoni 1994]. Il codice passò poi in eredità a Torquato Bembo, dal quale fu venduto a Fulvio Orsini tramite Gianvincenzo Pinelli nel 1582. Con il fondo Orsini il libro è entrato a far parte della biblioteca Vaticana nel 1600» (Lombardi - Careri 1998: 239).