Dominio | Italiano. |
Autore | Anonimo. |
Titolo / Incipit | Frammento sulla «bona çilosia» |
Datazione | XIII sec. ultimo quarto. «L'epoca di composizione non anticiperà di troppo la data (1279) del documento sul cui verso è trascritto il Papafava (la pergamenta trevigiana è invece posteriore, forse di un paio di decenni» (Lippi 2003: 51). |
Localizzazione | Veneto settentrionale. La descrizione linguistica non permette particolari sbilanciamenti al di là della localizzazione veneta di terraferma, anche se la decisa consustanzialità con il frammento Papafava potrebbero condurre, date talune spie di quest'ultimo, all'area trevigiana. |
Manoscritti | |
Lingua | Fonologia
Morfologia
Sintassi
Lessico
Grafia
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Commento linguistico | Brugnolo 1990 segnala la sostanziale congruenza con i tratti linguistici del frammento Papafava, che giungerebbero a definirsi come appartenente alla «koinè veneta di terraferma; con l'ulteriore specifica che risultano assenti tratti peculiari del padovano e che altri fenomeni [...] potrebbero portare anche verso Treviso» (Lippi 2003: 41, che propone altresì «di veneto illustre di terraferma»). Troviamo la palatalizzazione del nesso CT nella forma luitano (LO(N)G(I)TANUM > *luctano) e in maitino (dalla forma dissimilata *MAC(TU)TINUM). Il verbo 'fire' mantiene il significato etimologico di 'diventare', 'essere fatto' (ma con valore più medio che passivo) mentre nei testi veneti antichi generalmente funge da ausiliare del passivo. La grafia k è limitata a 'che', 'chi'. |
Forma | Versi. |
Forma metrica | Distici di novenari. |
Schema metrico | a9 a9 |
Uscite rimiche | -a [a], -ae [ae], -ale [ale], -ando [ando], -anto [anto], -ança [anza], -ao [ao], -are [are], -ati [ati], -ava [ava], -ea [ea], -egno [egno], -eia [eia], -eio [eio], -ella [ella], -endo [endo], -ente [ente], -ento [ento], -ero [ero], -erto [erto], -esca [esca], -eça [eza], -ia [ia], -ino [ino], -ire [ire], -iro [iro], -isto [isto], -ito [ito], -oia [oia], -ore [ore], -oro [oro], -orto [orto], -osto [osto], -uto [uto]. |
Commento | Attualmente resta traccia, più o meno labile, di 138 versi (ma l'ipotesi sulle dimensioni originali del foglio di pergamente lascia supporre una somma non inferiore ai 170 vv.); l'elenco delle rime è riferito . |
Contenuto | Un pellegrino si rende, per ordine di Amore e con promessa di ricompensa amorosa da parte dell'amata «Roka-Novella», poeta «de çilosia», rappresentato nell'atto di «meter en carta», di scrivere. |
Aspetti storico-culturali | I temi e il metro avvicinano il testo al cosiddetto frammento Papafava (le concordanze testuali sono studiate da Lippi 2003: 17 e ss. sino ad ipotizzarne la consanguineità), probabilmente posteriore, permettendo di allontanare definitivamente le ipotesi che attribuivano tali componimenti ai versanti popolareggianti: la funzione appare invece didascalica, con inserti affini ai moduli del salut e dell'ensenhamen gallo-romanzi, pur in assenza di riscontri stringenti. |
Bibliografia | Edizioni: Lippi 2003: 13-45, 50-55, Rossi 1999: LXVII-LXXXIV. Studi: Brugnolo 1990. |
Responsabile scheda | Fabio Sangiovanni (creazione 6-5-2020; modifica 19-7-2022) |