Dati biografici | Come scrisse Contini 1960: I, 625, «egli si è sottratto finora a ogni seria identificazione», se non fosse per l'autodenominazione al v. 335 del De Babilonia, come «Iacomino da Verona de l'Orden de Minori»: veronese, apparentemente, e frate minore ma come ricorda Gabriella Milan per il DBI (cfr. infra), «non è possibile, con i dati disponibili, decidere se G. provenisse dai ceti rurali o dalla piccola borghesia urbana, né ci si può basare sulla sua denominazione per dedurre che egli vivesse fuori Verona. L'unico dato certo, desumibile dal fatto che il suo nome non compare neanche negli Scriptores Ordinis minorum di Wadding [...], è che egli sicuramente non ricoprì mai né cariche, né uffici nell'Ordine». |