ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda opera
DominioAntico francese.
AutoreAnonimo.
Titolo / IncipitBien mostre Dieus apertement
Riferimento: Linker 265,262; Petersen Dyggve n. 25.
DatazioneAnte 1300.
Manoscritti
TradizioneMs. unico.
Lingua
Fonologia
  • Vocali toniche: precoce chiusura di o più nasale > u 
Grafia
  • g + vocale
Commento linguisticoGrafie settentrionali o piccarde per g + vocale (Spetia 1997: 58); forma tonica con grafia boen (vv. 16 e 31): vedi Barbieri 2016.
FormaVersi.
Forma metricaCanzone.
Schema metricoa8 b8 b8 a8 a8 b8 a8 b8
Strofi5, unissonans, 1 tornada/congedo di 4 vv.
Repertorio MW 1303,3
Uscite rimiche-ant [ent], -ent [ent], -ir [ir].
CommentoSi notano rime ricche e qualche rima leonina; rima equivoca ai vv. 5-36 (defent) e 7-39 (parent); rima paronima e derivativa ai vv. 6, 30 e 35 (tenir-sostenir-retenir): vedi Barbieri 2016.
ContenutoIl componimento si presenta di fatto come un sirventese anticlericale, vicino non solo a modelli occitanici contemporanei (vedi Vatteroni 1999), ma anche ad esempi antico-francesi, quali Thibaut de Champagne e Huon de Saint-Quentin.
Aspetti storico-culturaliFra le accuse espresse nel sirventese, si segnalano quelle relative alla responsabilità del clero nelle sorti della Terra Santa. Posizione degna di considerazione è tuttavia quella espressa nei versi iniziale: l'autore si pone in una posizione assai critica nei confronti della crociata albigese (punto di vista comune nei trovatori, molto raro invece negli autori francesi: vedi Barbieri 2016).
Link esterni
BibliografiaEdizioni: Barbieri 2016, Petersen Dyggve 1938: 136-138.
Studi: Vatteroni 1999.
Responsabile schedaLuca Gatti (creazione 23-9-2019; modifica 19-7-2022)