Dominio | Italiano. |
Autore | Anonimo. |
Titolo / Incipit | Planctus Magistrae Doloris |
Datazione | XIV sec. seconda metà. |
Localizzazione | Area veronese. |
Manoscritti |
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Commento linguistico | Descrizione linguistica in Pellegrini 2013: 59-104. |
Forma | Prosa. |
Contenuto | Nonostante l'indicazione dell'explicit («Qui sì se fenisso lo planto dela nostra donna dela morto del so fiiolo, conpilao da santo Bernardo»), relativo al Liber de Passione Christi et doloribus et planctibus matris eius (probabilmente da attribuire a Oglerio da Lucedio), l'antecedente latino individuato da Pellegrini 2013: 6 e ss. è il cosiddetto Planctus Magistrae Doloris latino, di origine centroitaliana, di cui il testo veronese è volgarizzamento (con probabile intermediario già volgarizzato). «Il volgarizzamento mirava ad ampliare quel processo di partecipazione e identificazione già avviato per tramite degli antecedenti giacominiani, della Lauda veronese e della Passione veronese» (Pellegrini 2013: 25-26). |
Aspetti storico-culturali | Sulla scorta delle affinità tra la Lamentatio beate Virginis di Enselmino da Montebelluna e il testo del Planctus, Pellegrini 2013: 9 osserva: «dato che la stesura della Lamentatio sembra anteriore al 1341, e comunque fu terminata certamente prima del 1362, anno in cui Enselmino risulta già morto, tale termine va considerato come sicuro ante quem anche per la diffusione nell'Italia settentrionale del testo latino del P[lanctus] M[agistrae] D[oloris]». Cfr. inoltre gli aspetti storici di Vr. |
Bibliografia | Edizioni: Pellegrini 2013. Studi: Riva 1964: 458-460. |
Responsabile scheda | Fabio Sangiovanni (creazione 22-6-2020; modifica 19-7-2022) |