ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda opera
DominioItaliano.
AutoreAnonimo.
Titolo / IncipitEu ò la plu fina druderia
DatazioneXIII sec. seconda metà.
La trascrizione della canzone «si colloca verosimilmente fra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta» del Duecento (Brugnolo 2010: 44); «una mano della seconda metà del XIII» per Baldelli 1971: 295.
LocalizzazioneArea trevigiana.
L'analisi di Baldelli 1971 si avvia (p. 299) con l'affermazione per cui «nessuno dei fenomeni offertici dalla lingua [...] pare escludere sicuramente l'area trevigiana» e si conclude (p. 301) attestando che la canzone «(almeno nella trascrizione pervenutaci)» è «sicuramente localizzabile nel Veneto orientale», anche per la presenza di elementi «friulani»; permane tuttavia «difficile localizzare linguisticamente il nostro testo, dato il suo carattere colto e filtrato, in cui la pressione del provenzale e del francese è fortissima» (p. 296). Cfr. anche Lippi 2003: 49: «Se l'Orazio è vergato da mano settentrionale e se in particolare ad area trevigiana riportano altri elementi esterni, quali note e documenti nello stesso codice contenuti, la lingua della canzone appare localizzabile nella fascia orientale della Marca, in una zona in cui si può avvertire l'interferenza friulana».
Manoscritti
TradizioneManoscritto unico: il codice oraziano è del X-XI sec.; la mano del componimento, scritto al rovescio, è della seconda metà del XIII sec.
Lingua
Fonologia
  • Consonanti: conservazione dei nessi Consonante + [l].
  • Vocali toniche: metafonesi di é (-i).
  • Vocali atone: -e- protonica > -i-
  • Consonanti: w- germanica > /w-/
  • Consonanti: inserzione di -r- in nesso -nt-
  • Consonanti: dissimilazione m- > n-
  • Consonanti: assimilazione s- > ç-
  • Consonanti: dileguo di -t- in nessi -rt-
  • Consonanti: -n- > -l- prima di consonante
  • Vocali atone: conservazione dittongo au-
Morfologia
  • Articolo def. sing. masch. el
  • Articolo def. sing. masch. lo.
  • Verbo: 1a sing. 'ai' (avere)
  • Verbo: 3a sing. per 3a plur.
Commento linguisticoPer Baldelli 1971: 301 forme come mor e depor per morte e deporto «hanno riscontro in forme francovenete e potrebbero anche essere degli iperprovenzalismi, dati tan, seguramen, ecc.»; la forma sapio del v. 29 per Brugnolo 2010: 60-61 «rinvia chiaramente meno al Nord - ivi compreso il provenzale - che al Sud, ossia alla Scuola siciliana» e così il dittongo iniziale di aulente del v. 14 costituisce «indizio probante di sicilianismo letterario».
FormaVersi.
Forma metricaCanzone.
Schema metricoa10 b7 c7 a10 b7 c7 a10 b7 c7 d7 d6 e6 e6 X11
Strofi4, singulars.
Uscite rimiche-ama [ama], -ana [ana], -ança [anza], -ar [are], - [azo], -aço [azzo], -ea [ia], -ent [ente], -entre [ente], -er [eri], -eri [eri], -eta [ita], -ia [ia], -ir [ire], -ire [ire], -ita [ita], -oia [oia], -ondo [ondo], -or [ore], -ore [ore], -orto [orto], -uce [uce], -ura [ura].
CommentoBrugnolo 2010, sulla scorta parziale di Baldelli 1971, emenda alcune ipermetrie (vv. 21, 23, 55) e ipometrie (vv. 36, 38, 50), regolarizzando la rima al v. 36; permangono ipometrie ai vv. 3, 6, 19, 42, ipermetrie ai vv. 2, 5, 40 (su cui cfr. Brugnolo 2010: 52-53, anche per altre proposte di segmentazione versale), al di là dell'esercizio di dialefi eccezionali ai vv. 28, 38, 50.
ContenutoCanzone amorosa. Temi, formule e lessico appartengono al repertorio provenzale (il cuore risanato, la camera come simbolo di amore realizzato, il biasimo dei malparlieri, ecc.), ma sono evidenti le tracce siciliane sul piano linguistico e stilistico (qualche indizio fonologico e morfosintattico, riprese lessicali e citazioni formulari).
Aspetti storico-culturaliIl testo è una delle più antiche testimonianze dello sviluppo di una tradizione lirica cortese nel Duecento padano, ma la differente interpretazione delle relazioni intertestuali o interdiscorsive, dei rapporti cioè tra il componimento e i suoi modelli, muta la sua collocazione culturale: per Baldelli 1971 la dipendenza si deve non a modelli siciliani ma, più direttamente, a «esperienze francesi e provenzali, magari anche di autori italiani»; l'influenza pervasiva dei modelli siciliani (e in particolare di Giacomino Pugliese) è invece dimostrata approfonditamente da Brugnolo 2010.
Link esterni
BibliografiaEdizioni: Baldelli 1960, Baldelli 1971, Brugnolo 1995, Brugnolo 2010, CLPIO.
Studi: Lippi 1991, Lippi 2003: 47-50.
Responsabile schedaFabio Sangiovanni (creazione 25-1-2019; modifica 19-7-2022)