Segnatura | Oxford BL Douce 196 |
Datazione | 1323. Il notaio Petrus Scachus nel colophon sostiene di aver copiato il testo in 65 giorni, tra lunedì 4 luglio e martedì 4 settembre 1323. |
Localizzazione | Verona. |
Materia | Membranaceo. |
Numero di fogli | 159. Ultimo foglio lasciato bianco. |
Numerazione | Presenza di una numerazione romana di mano antica. |
Dimensioni | 374 x 273 mm. |
Copisti | 1. Petrus Scachus. |
Scrittura | Littera textualis. |
Sottoscrizioni | Sottoscrizione del copista-notaio Petrus Schachus nel 1323. |
Indice dei testi | |
Tradizione | Se il testimone fa parte della stessa famiglia Prose 2 di Grenoble e Paris, si differenzia da questi due codici per diversi dettagli, tra cui non ultima la divisione dei capitoli. Il codice veronese è frutto del lavoro di un notaio dotato di una certa cultura che stende con cura di sua mano e fa illustrare una copia del romanzo in prosa per suo uso personale. Vista anche la cultura dello scriba, si ritiene probabile la contaminazione attraverso il ricorso diretto al Roman de Troie. |
Copista/notaio | Petrus Schachus |
Bibliografia | Studi: Carlesso 1966, Chesney 1942, Jung 1996: 495-496. |
Responsabile scheda | Rachele Fassanelli (creazione 4-10-2019; modifica 5-5-2022) |