ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda manoscritto
SegnaturaParis BnF fr. 15211
Sigla in uso nella disciplinaT (prov.)
DatazioneXIII sec. ultimo quarto - XIV sec. primo quarto.
Si accoglie la retrodatazione proposta da Brunetti 1990: 68, che «inserisce dunque T nel momento di produzione della maggior parte dei canzonieri provenzali rimastici, e cioè all'incirca fra gli ultimi venti anni del XIII ed i primi del XIV secolo».
LocalizzazioneIl codice è stato ricondotto, con prudenza, all'Italia settentrionale (Asperti 1994: 51) e, in un secondo momento, al Veneto: «Per quanto il fenomeno [io < Ŏ] non abbia ricevuto dagli storici della lingua una trattazione compiuta e le sue attestazioni siano da presumere non esaustivamente segnalate, credo che il tratto linguistico conduca decisamente verso le terre estremamente orientali del Nord Italia, ovvero verso il territorio friulano» (Brunetti 2000: 218-219). Ma, «[c]he il passaggio di uo a io sia un tratto veneto sembra da escludere, come aveva ben visto Folena, sia per ragioni cronologiche (il fenomeno, che si irradia da Venezia, è più tardo) sia anche perché in veneto non si verifica in tutti i contesti ma solo dopo coronale; sicché, se in T io dopo l- potrebbe essere un venetismo, come in lioc < LOCUM o liogn < LONGE, non può esserlo dopo f- o p-, come in fioc < FOCUM o piosc (anche piuosc) < *POSSIO» (Di Girolamo 2016: 13). Sulla scorta anche di altri fenomeni linguistici rinvenibili nella scripta, Di Girolamo ricava «l’ipotesi di lavoro che T sia opera di uno scrivente originario della Liguria o della parte del Piemonte a ridosso di questa regione e che proprio in questa zona sia stato copiato» (Di Girolamo 2016: 24).
MateriaMembranaceo.
PalinsestoQuanto all'ultima parte del codice, «la pergamena appare assai poco omogena per formato e spessore, sembra insomma quasi raccogliticcia. [...] Il manoscritto risulta infatti palinsesto in molte carte tutte situate nella parte finale. La rasura della pergamena è piuttosto» (Brunetti 1990: 52). Per le sue caratteristiche, il codice rientra nella tipologia del libro-registro: l'ambiente di provenienza non è dunque cortese, ma privato (milieu cittadino e borghese, forse mercantile).
Numero di fogli280.
Fascicolazione1-358.
Dimensioni170 x 120 mm.
Copisti3. La mano 1 ha copiato le Prophecies de Merlin, la mano 2 la sezione relativa a tenzoni e coblas esparsas, nonché l'antologia dei 230 componimenti trobadorici, la mano 3 i testi di Peire Cardenal.
ScritturaGotichetta libraria italiana.
Gotichetta libraria italiana limitatamente alla mano 1 e 3. La mano 2 «[è] la mano di un copista non professionista, che spesso non rispetta neanche lo schema di rigatura delle carte, che adopera una scrittura aperta a notevoli oscillazioni ed agli svolgimenti più personali» (Brunetti 1990: 47).
Decorazione non testualeFregi.
InizialiDecorate; 1 modulo di grandezza.
Lingua dei testiOccitano, antico francese.
Forma dei testiProsa, versi.
DescrizioneAlle Phophecies de Merlin, segue il canzoniere provenzale T, composto da tre sezioni: tenzoni e coblas esparsas (ff. 68v-88v), componimenti di Peire Cardenal (ff. 89r-110v), antologia di 230 testi trobadorici (ff. 111r-280v): «l'anonimo artefice di T, la cui scrittura veloce e senza alcun ornamento già implicitamente fornisce degli elementi per individuare l'ambiente di provenienza e la destinazione stessa del manoscritto, mescolò e fuse in un unico libro due piccoli codici che probabilmente già possedeva, senza curarsi di giustapporre opere di forma e di lingua diverse, forse senza interesse per l'architettura complessiva del libro» (Brunetti 1990: 49).
Indice dei testi
Fenomeni linguistici
Fonologia
  • Vocali toniche: O (breve) > io
Link esterni
BibliografiaEdizioni: Brunetti 2000.
Studi: Asperti 1994, Brunetti 1990, Brunetti 1991, Di Girolamo 2016.
Responsabile schedaLuca Gatti (creazione 25-2-2020; modifica 5-5-2022)