ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda manoscritto
SegnaturaVenezia BNM Fr. Z. 22 (= 258)
Sigla in uso nella disciplinaI (Florimont)
DatazioneXIV sec. primo quarto.
Primi decenni del XIV sec.
LocalizzazioneQuantunque l'analisi dei fenomeni linguistici lasci aperta una localizzazione più ampia, si consideri l'expertise di Flores d'Arcais 1984: 592 che assegna il codice all'ambito artistico bolognese dei primi decenni del sec. XIV.
MateriaMembranaceo.
Numero di fogli102.
Dimensioni262 x 195 mm.
Mise en page23 [170] 69 x 18 [144 (12) 144] 33, rr. 34 / II. 34
numero colonne: 2
margine superiore: 23 mm
altezza specchio di scrittura: 170 mm
margine inferiore: 69 mm
margine interno: 18 mm
larghezza specchio di scrittura: 300 mm [colonna: 144 mm; intercolumnio: 12 mm; colonna: 144 mm]
margine esterno: 33 mm
numero righi: 34; numero linee: 34
Rigatura a matita molto leggera: vedi Giannini 2002-2003: 428.
Tecnica di rigaturaA colore.
Copisti1.
ScritturaGotichetta libraria italiana.
Si tratta di «una gotichetta italiana piuttosto corrente, sebbene regolare e discretamente dominata dal copista, genericamente assegnabile alla prima metà del Trecento, anche se verosimilmente non ai primissimi anni (dopo il 1315 ca., si direbbe), ricchissima di tratti corsivi» (Giannini 2002-2003: 431).
InizialiFigurate, decorate, filigranate, spazi riservati; 3 moduli di grandezza.
Si hanno tre importanti iniziali miniate, che partiscono fra l'altro in maniera netta la narrazione del Florimont; sono altresì presenti «iniziali filigranate, alte 2 rr., di medie dimensioni e fattura accurata ma ordinaria, alternativamente rosse e blu con filigrane rispettivamente lilla e rosse» (Giannini 2002-2003: 430).
LegaturaIn pelle, risalente al sec. XVIII.
Lingua dei testiAntico francese.
Forma dei testiVersi.
Indice dei testi
Fenomeni linguistici
Fonologia
  • Consonanti: -n- > -m-
Grafia
  • Grafemi ç z nella distribuzione di gi
Commento linguisticoSe i fenomeni sopra elencati «permettono di delimitare in maniera discretamente certa l’area di provenienenza del copista all’Emilia-Romagna e al Veneto occidentale, [...] la completa assenza di casi, nei segmenti esaminati, di identità tra le terze persone singolari e plurali di forme verbali, pronomi e aggettivi possessivi, fenomeno spiccatamente veneto e lombardo centro-orientale, inducono a preferire l’ipotesi di un’esecuzione della copia a sud del Po» (Giannini 2002-2003: 437).
BibliografiaStudi: Flores d'Arcais 1974, Giannini 2002-2003: 429-439.
Responsabile schedaLuca Gatti (creazione 4-2-2020; modifica 5-5-2022)