ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda manoscritto
SegnaturaFirenze BR 1919
DatazioneXIII sec. ultimo quarto - XIV sec. primo quarto.
LocalizzazioneArea veneziana.
MateriaMembranaceo.
Numero di fogli134.
NumerazioneLa numerazione delle carte è moderna (forse fine XIX sec.) e non tiene conto delle lacune. Si legge infatti sul v. dell'ultimo f.: «Carte 134 nuov. num. più una di guardia in pricipio innum.».
Fascicolazione178.
Il secondo quaderno è privo del secondo foglio; il terzo e l'ultimo (pure privo di un foglio) hanno entrambi una carta aggiunta (cfr. Limentani 1972: LXVII-LXVIII).
Nel margine basso vi solo parole di richiamo, ad oggi non sempre leggibili (a causa dei tagli da parte del rilegatore).
La numerazione dei quaderni è antica, ad oggi non sempre leggibile (a causa dei tagli da parte del rilegatore).
Dimensioni268 x 190 mm.
Tecnica di rigaturaA secco.
Copisti4. Con due rubricatori. I primi tre copisti hanno operato fino al f. 127 incluso: essi costituiscono un gruppo omogeneo. Il fatto che si tratti di un'équipe, fra l'altro, «concorre a orientare la ricerca della genesi del ms. verso un ambiente "ufficiale"» (Limentani 1972: LXIX).
Scrittura«Elementi della scrittura (si osservi p. es. la foggia del segno tironiano) mostrano che il modello cui i copisti si attengono è di tipo francese, il che, naturalmente, non significa che si tratti di copisti francesi» (Limentani 1972: LXIX). Si possono distinguere due scritture. La scrittura dei primi tre copisti (ff. 1r-127v) «è una scrittura libraria, sia pure semplificata, in cui non si nota ancora nessun influsso del corsivo, il che orienta alla datazione che si è esposta inizialmente [databile nei primi decenni del XIV sec., o forse negli ultimi del XIII: cfr. p. LXVII]: l'operato del decoratore può essere datato negli stessi termini, e ciò conforta la prima datazione» (Limentani 1972: LXIX). La scrittura del quarto amanuense (dal f. 128r in poi) «è tipica dell'Italia settentrionale; certamente trecentesca, ma senza che tale datazione possa essere maggiormente precisata» (Limentani 1972: LXX).
InizialiSalvo l'ultimo quaderno, nel quale è usato l'azzurro, le iniziali, eseguite sulla scorta delle note lasciate a margine per il collaboratore, sono di colore rosso: frequenti sono però le sviste dei rubricatori. L'iniziale della seconda parte (f. 52r), è «più grande [5 moduli] e più adorna delle altre, ma in seguito se ne incontrano di simili per semplici capitoli» Limentani 1972: LXIX.
LegaturaModerna: pergamena e cartone (eseguita in occasione dell'VIII Congresso Internazionale di Studi Romanzi, Firenze 3-8 aprile 1956).
Forma dei testiProsa, versi.
GlosseLe postille marginali sono tanto più interessanti se si considerano le poche tracce di diffusione e di lettura posteriori al 1275, anno in cui si interrompe l'opera (vedi Limentani 1972: LXV-XVI). Le note marignali «non sono tutte dello stesso tempo e della stessa mano, ma è difficile determinare con certezza sia il numero dei postillanti che l'altezza cronologica del loro operato, per il quale ci si deve appagare per ora di una generica datazione al sec. XIV» (Limentani 1972: LXXIV). Le postille marginali sono in veneziano; si notano altresì alcune annotazioni in greco (difficile stabilire se colui che le annotò fosse greco oppure un veneziano con modesta conoscenza di tale lingua). Alcune integrazioni (anche su rasura) attestano un tentativo di adeguamento alla lingua di Martin da Canal.
DescrizioneProsa, eccettuata la preghiera per San Marco.
Indice dei testi
Fenomeni linguistici
Fonologia
  • Vocali toniche: oscillazione -a- / -ai-
Grafia
  • -s- > -sc-
Commento linguisticoL'oscillazione fra -a--ai- in vocale tonica «rappresenta il livello d'interferenza diretta del veneziano» (Limentani 1972: CXII). «Il venezianismo più vistoso è quello di lane» (Limentani 1972: CXIV). Quanto all'escursione di -s- > -sc-, «che non sembra per ora sicuramente motivabile, può essere accostata a quello scen 'san' presente in due documenti della silloge Stussi, per il quale resta l'ipotesi dello studioso [Stussi 1965: §4.10] che la grafia sc- sia di natura ipercorrettiva» (Limentani 1972: LXXIII). .
Link esterni
BibliografiaEdizioni: Limentani 1972, Stussi 1965.
Studi: Baffi 2003, Meneghetti 2006.
Responsabile schedaLuca Gatti (creazione 20-1-2020; modifica 19-7-2022)