ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda manoscritto
SegnaturaOxford BL Douce 196
Datazione1323.
Il notaio Petrus Scachus nel colophon sostiene di aver copiato il testo in 65 giorni, tra lunedì 4 luglio e martedì 4 settembre 1323.
LocalizzazioneVerona.
MateriaMembranaceo.
Numero di fogli159.
Ultimo foglio lasciato bianco.
NumerazionePresenza di una numerazione romana di mano antica.
Dimensioni374 x 273 mm.
Copisti1. Petrus Scachus.
ScritturaLittera textualis.
SottoscrizioniSottoscrizione del copista-notaio Petrus Schachus nel 1323.
Indice dei testi
TradizioneSe il testimone fa parte della stessa famiglia Prose 2 di Grenoble e Paris, si differenzia da questi due codici per diversi dettagli, tra cui non ultima la divisione dei capitoli. 
Il codice veronese è frutto del lavoro di un notaio dotato di una certa cultura che stende con cura di sua mano e fa illustrare una copia del romanzo in prosa per suo uso personale. Vista anche la cultura dello scriba, si ritiene probabile la contaminazione attraverso il ricorso diretto al Roman de Troie.
Copista/notaioPetrus Schachus
BibliografiaStudi: Carlesso 1966, Chesney 1942, Jung 1996: 495-496.
Responsabile schedaRachele Fassanelli (creazione 4-10-2019; modifica 5-5-2022)