ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda opera
DominioItaliano.
AutoreGiovanni Quirini.
Titolo / IncipitIo so che tu legesti ne l'Esopo
Riferimento: Duso 2002 n. 30.
DatazioneAnte 1317.
LocalizzazioneArea veneziana.
Manoscritti
FormaVersi.
Forma metricaSonetto.
Schema metricoa11 b11 a11 b11 b11 a11 b11 a11 c11 d11 d11 d11 c11 c11
Uscite rimiche-ana [ana], -ese [ese], -ona [ona], -opo [opo], -oppo [opo].
CommentoLo schema è errato in Duso 2002 e Mirabile. Ai vv. 6 e 8 intoppo e Asoppo rimano con Esopo e topo dei vv. 1 e 3.
ContenutoI sonetti 30, 31 e 32 «costituiscono un trittico nel quale il Quirini, rivolgendosi per lettera (cfr. 32 8) ad un ignoto corrispondente, racconta un episodio di storia veneziana, svoltosi in Negroponte. Nel sonetto 30 viene presentato l'antefatto: i contrasti tra i due signorotti dell'Eubea, Bonifazio da Verona e Andrea Cornaro da Carpato, che assumono i panni della rana e del topo della nota favola di Esopo, permettono alla compagnia catalana degli Almogaveri (la "poiana") di impadronirsi del loro territorio. La morte di Bonifazio da Verona nell'estate del 1317 costituisce un sicuro terminus ante quem [Folena 1990: 332] per il sonetto» (Duso 2002: 50).
Aspetti storico-culturali«L'episodio non è narrato dettagliatamente nelle Cronache veneziane, ma una descrizione molto vivace di esso è stata segnalata da Folena 1990: 333 in una lettera della Principessa di Acaia Matilde di Hainaut al doge Giovanni Soranzo (28 maggio 1317)» (ibidem). Da confrontare anche Dante, Inf. XXIII, vv. 4-6.
Link esterni
BibliografiaEdizioni: Bologna 1987: 581, Duso 2002: 50-52, Folena 1990: 332.
Responsabile schedaFabio Sangiovanni (creazione 26-6-2019; modifica 19-7-2022)