ISSN 2974-508
Atlante della Letteratura del Veneto Medievale - Scheda opera
DominioItaliano.
AutoreAnonimo.
Titolo / IncipitS'e' ho rasom, Amor, dieh, no me far torto
DatazionePost 1360 - ante 1380.
Manoscritti
TradizioneIl codice riccardiano è convocato, per tradizione indiretta, da Formentin 2006 in virtù dell'indicazione, posta a conclusione della lauda-ballata Croce, de' peccator vero conforto, «Cantasi a modo di quella che dice: Sed io ò ragione, dè, no(n) mi far torto, uccidimi costei che (m)mi vuol morto».
Copisti / NotaiLanzarotto Trepello dei Baialardi
Lingua
Fonologia
  • Consonanti: inserzione di -r- in nesso -nt-
FormaVersi.
Forma metricaBallata.
Schema metricoz11 z11 a11 b11 a11 b11 b11 z11
Uscite rimiche-ai [ai], -ede [e*e], -elle [e*e], -ente [e*e], -entre [e*e], -ençia [enzia], -ero [ero], -ima [ima], -orto [orto].
CommentoL'ultima sistemazione editoriale di Formentin (2006, in particolare negli interventi sulla terza stanza) permette di formulare l'ipotesi di una versificazione pressoché regolare (si segnala qualche assonanza).
Aspetti storico-culturaliData la traccia nel manoscritto toscano (datato 1433), si tratterebbe di un componimento originariamente toscano.
BibliografiaEdizioni: Formentin 2004, Formentin 2006: 362-365.
Responsabile schedaFabio Sangiovanni (creazione 12-5-2020; modifica 19-7-2022)